Le dichiarazioni del Ministro della Salute Livia Turco rilasciate alla vigilia dello Sciopero Nazionale dei Medici suonano più provocazione che volontà di risolvere in tempi brevi il contenzioso che si è creato.Che si tratti di un sollecito piuttosto che un “rimprovero” è una interpretazione del tutto personale del Ministro che sembra aver perso ogni contatto con la realtà nella quale vivono quotidianamente i Medici italiani: contratto nazionale di lavoro scaduto da 18 mesi;precarietà e blocco dei concorsi di assunzione ;assenza di indirizzi per i Concorsi delle Scuole di Specializzazione e degli adeguamenti economici dei Medici Specializzandi che vivono nella precarietà normativa ;diritto all’esercizio della libera professione intramoenia che,attualmente,a meno di 3 mesi dalla scadenza del Decreto di proroga Bersani ,non ha trovato una ragionevole soluzione atta a limitare i danni che verrebbero provocati ai Cittadini.Il rinviare alla prossima Legge Finanziaria la discussione e soluzione di questi fondamentali aspetti che gravano attualmente negativamente sulla Sanità italiana ha il sapore di una vera e propria provocazione da parte del Ministro Turco.Sappia il Ministro che i tempi sono scaduti e che in assenza di rapide risposte i Medici italiani assumeranno un atteggiamento ancora più rigido pur nel rispetto delle regole e dei diritti dei Cittadini.
Il Presidente Nazionale della Nuova ASCOTI (Associazione Sindacale dei Chirurghi Ortopedici Traumatologi Italiani)
Prof.Ugo De Nicola