Aggiornamento del 19/10/2004
Ricordiamo come a questo ricorso possono essere interessati tutti i Dirigenti Medici del SSN che esercitano l’attività libero-professionale intramoenia.
In molte Aziende Ospedaliere o AUSL trattengono, come ritenuta sugli emolumenti corrisposti, l’IRAP, anche se tale imposta, in quanto forma di tassazione sul valore aggiunto prodotto dalle attività autonomamente organizzate, dovrebbe essere a totale carico delle AUSL (e/o Aziende Ospedaliere), le quali sono le uniche che organizzano e gestiscono l’insieme dei beni e servizi, produttivi di valore aggiunto.
Già sono state emanate alcune sentenze favorevole ai medici.
Pertanto, tutti i Colleghi interessati potranno richiedere, all’Autorità Giudiziaria il recupero delle somme indebitamente trattenute dalle ASL, a titolo di IRAP (circa l’8,5% dei compensi corrisposti negli ultimi cinque anni).
A tal fine, occorre che coloro siano in possesso dei requisiti sopra evidenziati, previo un semplice controllo dei propri prospetti paga (al fine di accertare se l’AUSL di appartenenza ha operato tali indebite trattenute), provvedano a comunicare all’Associazione la propria volontà di adesione all’iniziativa giudiziale.
Già da ora, in ogni caso, si può far presente che occorrerà:
1- Procura notarile ad litem (su modello da noi compilato che successivamente invieremo ai partecipanti all’iniziativa);
2- I prospetti paga mensili ( o certificazione sostitutiva relativa ai compensi percepiti negli ultimi cinque anni con relative ritenute);
3- Convenzione e regolamento dell’attività intramoenia nell’ambito dell’AUSL (o Azienda Ospedaliera) competente.
In considerazione che il ricorso è su base provinciale saranno formati dei raggruppamenti regionali.
I tempi non potranno essere brevi perché si è ancora in fase iniziale.
Contrariamente a quanto precedentemente pubblicato su Opera, anche se dovremmo porci una scadenza, i termini per il ricorso non sono scaduti.